Le guide turistiche abilitate esprimono la loro ferma contrarietà di fronte alla decisione da parte del Quirinale di utilizzare volontari della Università e del Touring Club per “accompagnare” i visitatori e di impedire alle guide di spiegare ai loro gruppi a partire dal 23 giugno p.v.
Precisano quanto segue:
- Il desiderio del Quirinale di assicurare l’accesso gratuitamente è estremamente positivo, ma non può e non deve impedire ad altri che lo preferiscano di seguire una buona visita a pagamento con una guida. I visitatori hanno il diritto di essere accompagnati dalla guida che preferiscono e di ricevere spiegazioni adatte a loro. Costringere tutti, dai bambini agli adulti, ad ascoltare le stesse parole è penalizzante e svilisce un luogo come il Quirinale ricco di tesori d’arte e importantissimo dal punto di vista storico. Infine l’obbligo di essere “accompagnati” solo in lingua italiana è anacronistico e senza senso a Roma, cuore del turismo italiano. Le guide abilitate offrono visite in circa 25 lingue
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Le guide, molte delle quali laureate e specializzate, hanno studiato duramente per ottenere l’abilitazione e continuano ad aggiornarsi al fine di mantenere un livello altissimo. Essere una buona guida richiede anni di esperienza e tutto questo comporta notevoli spese.
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Il lavoro di guida consente di vivere a migliaia di persone – più di 20.000 in Italia – e contribuisce alle casse dello Stato.
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La Repubblica italiana è fondata sul lavoro. Il volontariato è fondamentale in molti settori – essenzialmente quelli della sanità e della assistenza sociale – dove manca il personale lavorativo necessario e i cittadini non possono permettersi i servizi a pagamento. Non si deve ricorrere al volontariato per togliere lavoro ad altre persone.
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Se il Quirinale può disporre di tanti volontari e studenti, suggeriamo di impiegarli per affiancare i custodi nei monumenti pubblici. Si potrebbero tenere i musei aperti anche la sera e si potrebbe lasciare un sorvegliante per ogni stanza in certi musei le cui preziosissime opere d’arte sono in gran parte incustodite.
Di conseguenza:
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Ci ribelliamo contro la crescente abitudine di considerare il settore culturale e turistico come un campo facile e aperto a chiunque lo desideri, anche senza preparazione, a danno dei professionisti.
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Rivendichiamo il diritto di esercitare la nostra professione, regolata da una abilitazione concessa da enti pubblici, al Quirinale, che in quanto “casa degli Italiani” dovrebbe esserlo anche di noi guide.
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Rivendichiamo il diritto di essere considerate per il ruolo che svolgiamo ogni giorno nel diffondere il patrimonio culturale italiano, nel proteggere i monumenti e nell’aiutare una corretta fruizione dei siti.
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Protestiamo contro l’affidamento delle prenotazioni a una società privata senza rispettare i principi di trasparenza, tanto più che tale società già detiene il sistema delle prenotazioni dei maggiori monumenti di Roma e dell’Italia contro ogni principio di corretta concorrenza.
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Denunciamo il pericolo di una privatizzazione senza controllo in campo culturale, dove società private si stanno arricchendo sfruttando la noncuranza e il disinteresse dello Stato, ai danni dei visitatori e degli operatori culturali.
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Chiediamo al Capo dello Stato e alle Istituzioni preposte a garantire la Costituzione un segno di rispetto delle regole e delle professioni.
AGTAR – Associazione Guide Turistiche Abilitate Roma
Il Presidente
Isabella Ruggiero
e
GTI – Guide Turistiche Italiane
Il Presidente
Pietro Antonucci