Illustrissimo Signor Presidente,
Le Guide Abilitate di Roma avevano accolto con grande entusiasmo l’annuncio, fatto subito dopo la Sua nomina, della apertura al pubblico di una sezione più ampia del Palazzo del Quirinale e di nuove modalità di accesso tutti i giorni.
Siamo quindi state colpite dalle voci, trapelate pochi giorni fa, secondo cui da giugno solo “volontari del Touring Club e studenti tirocinanti” potranno svolgere le visite guidate (pare gratuitamente) e che gli accessi saranno regolamentati con prenotazioni.
Da una parte ci preoccupa l’uso, già dilagante nel nostro paese, di personale non qualificato al posto di professionisti, anche al Quirinale. Se la Repubblica Italiana è un paese fondato sul lavoro, perché lasciare che i monumenti siano illustrati da volontari? Svilire la nostra professione equivale a svendere il patrimonio comune. Per non parlare del pericolo insito nell’uso del volontariato, a volte usato da enti e società a scopo di lucro.
In Italia la guida turistica è una professione regolata da norme e da una abilitazione.
Molti di noi sono laureati e specializzati, tutti abbiamo studiato duramente per ottenere l’abilitazione e continuiamo ad aggiornarci al fine di mantenere un livello altissimo nella nostra professione. Essere una buona guida comporta anni di esperienza e notevoli spese. Ed è per noi un lavoro con cui vivere e con cui pagare le tasse.
Siamo consapevoli della delicatezza necessaria nell’organizzare l’accesso al Quirinale, un luogo unico per le esigenze di sicurezza. Le prenotazioni sono fondamentali per regolare i flussi e la quantità dei visitatori. Ci allarma però la possibilità che si affidi il servizio delle prenotazioni a società private. Speriamo che questo non pregiudichi in alcun modo la facoltà per tutte le guide di spiegare ai propri gruppi. Impedire o limitare il nostro lavoro proprio nel Palazzo del Quirinale, che è il monumento pubblico per eccellenza, sarebbe ingiusto nei confronti nostri e anche dei visitatori, che hanno il diritto di essere accompagnati dalla guida che preferiscono e nella loro lingua, visto che tra tutte le guide abilitate offriamo visite in circa 25 lingue.
Il patrimonio culturale italiano è già afflitto da una “privatizzazione” che sta facendo terra bruciata intorno a noi: grandi società si stanno arricchendo alle spalle dello Stato che sta pericolosamente delegando. Se le nostre parole possono sembrare di parte, illustri studiosi, da Salvatore Settis a Tomaso Montanari (da ultimo con il suo libro “Privati del patrimonio”) sono intervenuti negli ultimi anni per denunciare il pericolo delle gestioni private nel campo dei beni culturali.
Ci auguriamo che proprio dal Quirinale parta un segno di rispetto delle regole e delle professioni.
Alla luce di tutte queste problematiche, Le chiediamo di riceverci, per poter esporre i problemi relativi a questo argomento. Saremmo felici di mettere a Vostra disposizione le nostre esperienze in questo campo, se lo riterrà utile.
Nel ringraziarLa dell’attenzione, Le porgiamo Distinti Saluti
AGTAR – Associazione Guide Turistiche Abilitate Roma
Il Presidente
Isabella Ruggiero