On.le Dario Franceschini
Dott. Gino Famiglietti
Arch. Francesco Prosperetti
Dott.ssa Rosanna Friggeri
Dott.ssa Rossella Rea
Roma, 20/02/2015
Siamo 355 guide abilitate di Roma e vi scriviamo per sollecitare una soluzione al problema della folla all’entrata del Colosseo e del Foro Romano nelle ultime settimane: causa fondamentale è la mancanza di una segnaletica idonea e di una adeguata organizzazione dell’entrata, unita ai controlli di sicurezza anti-terrorismo effettuati con personale insufficiente.
Dopo avere assistito a scene di panico (foto 1-3) tra domenica 15 e martedì 17 febbraio – persone soccorse dall’ambulanza e altre svenute, turisti che pur avendo già il biglietto hanno rinunciato spaventati dalla bolgia, guide che hanno impiegato un’ora e quaranta minuti solo per arrivare all’arco di accesso tra spintoni e grida – ora ci troviamo di fronte a file intollerabili per passare i controlli di sicurezza, svolti solo da 2-3 agenti di custodia. Giovedì 19 febbraio alle 12:20 la fila per i gruppi prenotati, quelli cioè che pagano in più per poter accedere al Colosseo in un orario prestabilito, arrivava alla fermata dell’autobus su via dei Fori Imperiali (foto 4-5). Lo stesso giorno la fila per i singoli con biglietto, la categoria che dovrebbe entrare più velocemente di tutti, era più lunga di quella per il pubblico senza prenotazione. I visitatori devono poi rimettersi in fila all’Arco di Tito per entrare al Foro Romano (foto 6).
– L’apertura di tre arcate d’ingresso: oltre a quella in uso adesso, ne occorrono una per i gruppi prenotati e un’altra per i singoli con biglietto, che possa essere utilizzata facilmente anche dalle guide che devono cambiare il voucher.
– L’aumento degli agenti addetti ai controlli, sia al Colosseo che all’Arco di Tito. Se non sono sufficienti ora in bassa stagione, quale sarà la situazione a Pasqua e in estate?
Vi chiediamo un incontro a breve scadenza per esporre più dettagliatamente sia le problematiche che le possibili soluzioni, in modo da collaborare tutti (Soprintendenza, CoopCulture, guide, agenzie) al meglio.
Sappiamo che la Soprintendenza ha compiti di controllo, conservazione e tutela dei monumenti, non di turismo. Non possiamo pensare però che il MIBACT rimanga passivo di fronte all’immagine negativa che Colosseo-Palatino-Foro Romano offrono agli stranieri, a causa di carenze e disorganizzazione per le quali gli Italiani sono già bersaglio di barzellette e che purtroppo i turisti vedono confermate proprio in quei monumenti che dovrebbero essere il fiore all’occhiello della città.